La street art a Milano è un po’ ovunque.
Non sopportata e tollerata, bensì supportata e amata.
Dai “muri liberi”, iniziativa del Comune di Milano che ha dedicato spazi agli artisti di street art perché vi si esprimessero, alle commissioni istituzionali o aziendali.
Se Milano è oggi così colorata e allegra, anche nelle giornate grigie, se ti sorprende a quasi ogni angolo, beh la street art ha sicuramente un ruolo rilevante e gli street artist di Milano, anche.

Scarp de tennis l’opera di street art a Milano di Ascanio Cuba in zona Forlanini, appena fuori dalla stazione del passante
Ma chi sono gli street artist a Milano?
Difficile incontrarne uno o comunque approcciarli.
Vuoi perché spesso non lavorano alla luce del giorno o anche perché, si sa, i milanesi e chi a Milano abita e vive (e con questo intendo anche chi la frequenta quotidianamente, magari per lavoro) sono gente che va veloce e che non ha tempo da perdere in chiacchiere.
Ecco perché i tour alla scoperta della street art organizzati da Milanoarte a partire da un ‘idea e con il supporto di Elena Stafano di MilanoSguardInediti sono diversi.
Con loro non si va solo a vedere un murale o un graffito: troppo scontato!
Loro la street art la portano a domicilio o meglio portano gli street artist a raccontarti le opere che vai a vedere in giro per Milano.

Ascanio Cuba, lo street artist cubano che ha scelto Milano per amore dell’arte ma non solo e la sua Prima Cena
Ascanio da Cuba a Milano per amore…della street art, ma non solo
Ascanio Cuba è l’urban artist che ho finalmente conosciuto sabato scorso durante la mia visita guidata alla street art, la #streetartconlautore a Milano.
Del suo enorme murale “Scarp de tennis” a Forlanini avevo a lungo sentito parlare, ma ammetto che non mi ero mai presa la briga di andare a vederlo e poi mi ero anche un po’ chiesta come si poteva combinare una “cosa” così milanese come lo Jannacci di “El portava i scarp de tennis” con un giovane artista proveniente da Cuba?
Ed ancora una volta mi sono piacevolmente vista sbattere in faccia i miei pregiudizi e ne ho riso.
Ascanio è di Cuba, ma ormai è milanese.
Forse perché la nuova Milano è così: non è di chi a Milano è nato, o meglio, non è tanto e solo di loro.
La nuova Milano è di chi l’ha scelta.
Ascanio l’ha scelta per amore dell’arte e non solo. Cherchez la femme!
Tornando al murale, Ascanio ci aspettava proprio lì davanti a quei “condom” colorati.
No, non scandalizzatevi: non sono impazzita né questo blog è diventato un sexy blog.
Semplicemente, Ascanio ci ha raccontato che mentre dipingeva quelle che nella sua idea erano le stringhe colorate delle scarpe di tennis, molti abitanti del quartiere si avvicinavano e chiedevano
“Ma cosa state disegnando? Dei profilattici sul muro? Ma avete l’autorizzazione?”
Voi riuscite ad immaginare la scena?
Ascanio è sottile e minuto, con la pelle brunita dal sole di Cuba.
Sotto di lui, arrampicato sulle impalcature, passano signore in cappotto e piumino, guanti e berretto o signori in bici e si fermano a guardare questo spiritello che, con pennelli e colori, sta facendo qualcosa al muro del cavalcavia e lo interrompono con un milanesissimo “Ma hai l’autorizzazione?”
E lui l’autorizzazione certo che ce l’ha: è stata proprio Rossella Traversa, consigliera della zona 4 di Milano, ha chiedere l’opera.
Così oggi, su un muro che sarebbe stato grigio e probabilmente imbrattato, ecco uno sfondo giallo intenso, le scarpe di tennis azzurre cielo e quelle stringhe colorate. Ah sì! Ed ecco anche i piccoli omini che si arrampicano verso l’alto, la cifra stilistica di Ascanio, il suo “climbing the future” omino.
La street art a Milano: un lavoro corale
Accanto al murale dedicato a Jannacci, ce n’è un altro.
“Il muro del viaggiatore” sempre di Ascanio Cuba, ma ancor di più di com’è stato per “Scarp de tennis”, questo pezzo di street art è davvero un lavoro corale e soprattutto è un “work in progress”.
Una valigia da cui escono mille e una parola legate al viaggio, perché Forlanini è un punto di connessione e di scambio: da lì si va a Linate, c’è la fermata del passante che collega al centro. La gente qui non si ferma, la gente è qui perché si sta muovendo per un qualche motivo.
“Cosa c’è dentro al tuo viaggio?” ha chiesto Ascanio a chi passava, ma anche ai suoi collaboratori.
Ed in un viaggio, come nella vita, c’è di tutto: yoga (ecco Milano attenta al benessere e quasi spirituale), amore, paura, determinazione (ecco il Milanese imbruttito che non si ferma davanti a nulla, sia detto con molta simpatia e un pizzico di antipatia), casa, avventura, scoperta, brio, never give up (eccola qua Milano, la città internazionale), attraversare, opportunità (ecco la Milano del business e delle start up) e mille e una parola, mille e un concetto per raccontare Milano e i milanesi.

Momento bossy: nella serigrafia di Ascanio Cuba ho messo in fila le blogger sotto le serigrafie di Aristide
Dove c’era un deserto, oggi c’è arte passante
Ricordo, ai tempi dell’università, di aver spesso notato come gli spazi delle fermate delle metropolitane fossero tristemente vuoti ed anche un po’inquietanti, soprattutto se ti ci dovevi muovere quando faceva buio e magari pioveva. Ci passavi tirando dritta, affondando il viso nel bavero o nella sciarpa e sperando di sbucare in superficie alla veloce e senza danno.
Questo destino sembrava attendere anche gli ampi spazi della metro a Repubblica e tante altre aree ed invece no!
Nel 2013 è nata Artepassante.it , un collettivo di soggetti diversi che, con il patrocinio del Comune di Milano e di RFi (Rete Ferroviaria Italiana) ha portato luce e colori in queste “terre di nessuno”.
Siamo sempre in “punti di passaggio” ma un conto è farne dei punti gradevoli in cui la presenza umana è calda ed accogliente, piuttosto che punti in cui la presenza umana è assente o minacciosa, no?
Oggi sotto il trafficatissimo incrocio di Repubblica ci sono atelier d’arte, murale di artisti (Zio Zigler, famosissimo street artist americano che predilige il tribale e il bianco e nero) e poi c’è una serigrafia.
Ascanio ha creato la Serigrafia Experience Lab in cui stampa suoi disegni ma anche disegni di altri artisti su supporti tessili e non solo.
In serigrafia non c’è solo Ascanio, ma un team al femminile che si occupa di grafica e di stampa serigrafica.
Che dire se non che una visita alla streetart di Milano con l’autore è un modo diverso di vedere la street art e, ovviamente, Milano.
La prossima occasione per ammirare street art e incontrare un’artista? Il 14 aprile con Nais, la ragazza che porta le “sue ragazze” dai dolci sorrisi esotici in giro per Milano.
Come prenotare? Basta scrivere a info@milanoarte.net.
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