Volevo raccontarvi il mio week end all’insegna di #IfeelSLOVEnia con 10 immagini, ma le parole sono uscite da sole, con la stessa irruenza del Soca.
Non sapete cosa è? Leggete qui e speriamo che le parole non abbiano solo l’irruenza del fiume, ma anche i magici colori.
Il Parco Naturale di Triglav
Il Parco Naturale di Triglav si stende per 838 chilomeri quadrati a pochi passi dall’Italia eppure pochi lo conoscono.
Forse qualcuno si ricorda qualche nome delle sue montagne, Monte Nero, Monte Rosso, Monte Canino, per via dei libri di scuola sulla I Guerra Mondiale, ma come sempre accade, c’è di più di questo!
Ci sono picchi che svettano imponenti e immutabili, sentieri in terra battuta che passano dal bruno al bianco candido della pietra carsica, ruscelli e rapidi torrenti spumeggianti, pini drittissimi, quasi sull’attenti, e leggende magiche come quella dell’auricorno, il camoscio dalle corna d’oro.
Io non l’ho visto durante il mio week end, ma, manco a dirlo, la sua ricerca è un motivo in più per tornare a perdermi tra questa pace verde.
Il foliage lungo il Sentiero della Pace
Dalle Alpi fino all’Adriatico lungo un unico tratto, un sogno per tutti gli appassionati di trekking, e se vi avventurate lungo questo percorso, anche solo lungo un breve tratto, troverete le trincee e le gallerie in cui i nostri nonni e bisnonni, e non solo i nostri, si sono avventurati durante la Grande Guerra oltre ai boschi color fiamma e oro e un silenzio incredibile.
Riflettere su cosa è stato e ora non è più, fortunatamente, è d’obbligo.
Io ho percorso il tratto del Museo all’aperto di Kolovrat che si raggiunge percorrendo la strada che unisce Kobarid (Caporetto) a Tolmin (Tolmino) e seguendo le indicazioni per Livske Ravne e da lì per Pot Miru, il Sentiero della Pace appunto: dalla cima sopra Kobarid (Caporetto) lo sguardo si spinge su macchie di porpora, azzurro, grigio e di nuovo sul blu del Golfo di Trieste in lontananza.
Il Lago Bled
C’è una sola isola in tutta la Slovenia e zac…è proprio nel Lago Bled dalle placide acque color del mercurio che oggi potete solcare solo noleggiando le coloratissime Bled boats, le barche a remi che vi aspettano lungo le sue rive.
Nota 1: tutto il lago è circondato da un percorso pedonale e nel week end, ma non solo, schiere di runner, ciclisti ma anche persone in cerca semplicemente di pace percorrono il suo perimetro.
Nota 2: perchè remare per andare sull’isoletta al centro del lago? Ma per sposarsi, ovvio!
In cima a 99 gradini, rigorosamente da farsi con la propria sposa in braccio, c’è una romantica chiesetta.
Nota 3: Blejska kremšnita, il dolce speciale del lago. Non perdetela, è una tre piani di dolcezza e candore.
Io l’ho assaggiata, dividendola con altre due blogger, al Kavarna Park Café dove pare la torta sia nata più di 60 anni fa. Ne vale la pena!
Le cascate
La Slovenia ha acqua in abbondanza e cascate a profusione.
La prima cascata che ho visto era nascosta, gioiello prezioso, tra rocce e una fittissima vegetazione.
Arrivarci non è stato difficile: posteggiato l’auto poco dopo il Ponte Napoleone (costruito nel 1750 e che servì all’esercito del piccolo condottiero corso da cui prende il nome), si seguono le indicazioni per Kap Koren e poi per Slap Kozjak, appunto Cascata Kozjak.
Il percorso è chiaramente indicato e attrezzato per farvi camminare attraverso prati fioriti su cui spuntano coloratissime arnie (non preoccupatevi delle api, qui sono davvero interessate ai fiori che si stendono a perdita d’occhio e meno agli umani) o a ridosso del candido greto del Soca, in italiano Isonzo.
In venti minuti si arriva a una vera laguna turchese su cui cade l’acqua cristallina della cascata Kozjak che andrà poi a ricongiungersi all’Isonzo.
Sarà l’ombra, sarà il rumore ammaliante dell’acqua, sarà il verde azzurro intenso dell’acqua, ma io mi sono fermata per vari minuti a bocca aperta. Mi hanno dovuto chiamare per lasciare il posto alle altre sulla passerella di legno.
E come mancare la cascata più alta di Slovenia?
Percorrendo la strada da Zaga a Bovec troverete le indicazioni per la Slap Boka.
Posteggiate l’auto al parcheggio e poi preparatevi a una bella salita di circa venti minuti, ma la vista dalla terrazza è davvero strabiliante: davanti a voi si innalzano pareti rocciose minacciose da cui pare crollare nel vuoto, per ben 136 metri, lo scroscio d’acqua della cascata Boka.
L’Isonzo
Ebbene sì, il fiume Soca sloveno è l’Isonzo italiano.
Durante il mio week end mi ha accompagnato costantemente facendomi meravigliare del suo colore e della sua irruenza: docile e cristallino in alcuni tratti, impetuoso e verde brillante in altri.
Con le altre ragazze ci siamo sfidate a trovare a cosa assomigliasse quel colore e questi sono i risultati:
- Latte e menta
- Verde Tiffany
- L’orologio di Greta di The GretaEscape
Voi cosa ne dite?
Pare che quella tinta così inusuale dipenda da alcuni microorganismi, beati animaletti verdi!
L’Isonzo non ha stregato solo noi: durante il rafting sul suo corso Teo, il nostro rafting man, ci ha portato a vedere la tratta del fiume su cui la troupe di Le Cronache di Narnia – Il Principe Caspian si è fermata 4 mesi per girare una scena di battaglia. Insomma, l’Isonzo è anche una star da big picture!
I ponti della Slovenia
Dove sarebbe un paese ricco d’acqua senza ponti?
E in Slovenia ci sono ponti di ogni sorta: da quelli a una campata unica di ben 85 metri senza cemento, come il Solc, vanto degli ingegneri austriaci che lo edificarono nel 1905, o come il Ponte del Diavolo, nome comune di molti ponti in Slovenia, costruito all’interno del Parco Naturale del Triglav, che attraversa le acque tumultuose dell’Isonzo.
O come il ponticello di corda che abbiamo attraversato, sempre nel parco, e che ci ha fatto provare il brivido di ondeggiare mentre sotto ruggiva il ruscello.
Per una che soffre di vertigini, spiare dalle fessure tra le assi è stata un’azione temeraria, ma la foto di qui sopra testimonia che anche questo è stato fatto diligentemente.
I cieli della Slovenia
Sarà che in quest’angolo di Slovenia nord occidentale le grandi città e le grandi aziende sono poche, sarà che il 60% del territorio sloveno è coperto di boschi, sarà che in montagna l’aria pare sempre più tersa, ma io mi sono innamorata di questi cieli puliti con nuvolette e nuvolone candide o lembi di grigio che preannunciano un temporale.
Perchè qui, più spesso che a Milano, quando il grigio si apre, una luce perfetta si apre e illumina tutto: picchi, rocce, gole, fiumi, pini e anche tu che sei lì sotto e che prima disperavi di rivedere il sereno.
Mille e un’attività
Se per voi vacanza è storia, questo angolo di Slovenia è il vostro paradiso: dai reperti romani alle trincee nei vari musei all’aperto fino al Kobariski Musej, il museo dedicato alla Grande Guerra che si trova a Kobarid (Caporetto). Premiato nel 1993 come Miglior Museo d’Europa dal Consiglio Europeo è una tappa da non perdere non solo per i reperti degli eserciti di entrambe le parti, non solo per l’enorme plastico del fronte isontino che a colpo d’occhio illustra cosa è successo durante le battaglie meglio di qualsiasi libro di storia, ma soprattutto per le guide.
Il signor Pino, che ci ha condotto nelle sale, ci ha coinvolto, rapito, emozionato, divertito, ma soprattutto commosso: non sono stata l’unica a riemergere con le lacrime agli occhi dopo aver ascoltato la lettera di un soldato che raccontava al padre la vita al fronte. La lettera non è mai giunta al padre, è rimasta per sempre nelle mani del figlio/soldato.
Se vacanza rima con attività fisica, allora sappiate che siete nel posto giusto: rafting (ebbene sì, e mi sono persino divertita a affrontare le rapide dell’Isonzo), trekking leggero o più impegnativo, zipline, kayak, parapendio, bicicletta, chiedete e vi sarà dato.
Ah! Ovviamente sci in stagione.
Se la vacanza è relax, dovete sapere che qui potete fare lunghe passeggiate, frequentare le spa, fare yoga e che il silenzio è inviolato, caso mai il vostro problema fosse il rumore (la raccolta del vetro dell’ATM ogni mercoledì mattina per i milanesi ad esempio è una delle calamità settimanali)
Dormire alla “slovena”
Case sugli alberi (The Garden Village a Bled è a pochi passi dal lago e sono tutti gentilissimi: non ci ho dormito, ma ci hanno fatto girare nel resort e persino la musica era perfetta e in sintonia.
piccoli B&B dalla calda atmosfera familiare e dalla golosa cucina casalinga (io sono stata ospite al Martinov Hram a Bovec e mi è piaciuto moltissimo, tutto in legno, sala cena e colazione con i ritratti di Francesco Giuseppe alle pareti e wifi gratis)
hotel confortevoli e puliti (come il nostro primo hotel Hvala Hotel a Kobarid (Caporetto) dove tutti ci hanno sorriso e cercato di farci sentire a nostro agio)
La Slovenia e le sue delizie
Iniziamo dalle zuppe e non è la solita zuppa, scusate il gioco.
E’ proprio così: complice il clima fresco (diciamo pure freddo!), le camminate, le giornate che ormai si accorciano, la buona tradizione slovena di iniziare con una zuppa è stata una »manna«.
Profumate zuppe di porcini (ebbene sì, abbiamo chiesto all’Ente Sloveno di organizzare giusto in tempo per il raccolto dei funghi!), corroboranti zuppe di formaggio e coloratissime zuppe di zucca.
A seguire il pesce: dalla trota affumicata che abbiamo assaggiato all’Okrepcevalnica »Korita« appena fuori Tolmin, al branzino del ristorante interno dell’Hvala Hotel per finire con la trota con i capperi al B&B Martinov Hram, il pesce in Slovenia è eccezionale.
Non mancano i dolci: lo »struklji«, un raviolone ripieno di composta di fichi, mele e nocciole, ma anche la già citata torta di Bled e uno strudel di mele spolverato di profumata cannella a colazione.
Parrà strano ma senza dubbio la mia preferita è la »frika«, una torta di patate e formaggio che ha dentro il sole e che ti mette subito di buon umore
Curiosità: visitando il Museo del Formaggio del caseificio Planeka ho scoperto il latte acido con il miele. Con qualche titubanza l’ho acquistato e…è buonissimo. Da acquistare in dosi massicce al prossimo viaggio in Slovenia.
E voi, siete mai stati in Slovenia? Cosa consigliate di vedere e fare?
Bellissimo post! Hai colto la vera essenza della Slovenia! 😉 Brava!
Diciamo che avevo delle esperte esploratrici con me capaci di farmi notare tutti i dettagli
Ah ah ah la citazione del mio orologio è una chicca!!!
Al prossimo blogtour ti toccherà prepararti in anticipo sul colore degli accessori