Alle 12 apre La Tabacalera, ma il Pum Pum Cafè de La Casa Encendida è già aperta dalle 10 e Maria serve tè verde o caffè americano già da quell’ora.
Al Pum Pum Cafè si trovano studenti che cercano wifi free e aria condizionata, giovani artisti che hanno visitato qualche esposizione e io che, sto misurando a grandi passi il nuovo quartiere della movida e della street art di Madrid: Lavapiés.
Dopo il giro di Malasaña, l’anno scorso, non potevo perdermi l’altro centro in cui pare brulicare l’energia artistica, e non solo, di Madrid.
Lavapiés è diventato, in poco meno di 5 anni, uno dei poli attrattivi maggiori di Madrid per chi ha già visto tutto quello che c’è da vedere a Madrid o vuole vedere una Madrid un po’ diversa, alternativa se vogliamo usare questo termine.
A Lavapiés non ci sono musei di richiamo internazionale, come il Prado, né piazze o edifici storici di pregio come Plaza Mayor o il Palazzo Reale.
In un intricato dedalo di strade che salgono e scendono, a Lavapiés, gli immigrati dalla lontana Asia e quelli dall’Africa vivono fianco a fianco ad artisti, proprietari di concept store, librerie, barber shop, teerie e panettieri: sulla medesima strada si possono trovare negozi di bijoux gestiti da ragazze thai, bazar che rigurgitano gonne color ocra e arancio, ampi pantaloni porpora e fasce rosso fuoco, gestiti da signore avvolte in abiti dai colori sgargianti che, ammettiamolo, stanno bene solo a loro, perché io con la mia pelle sbiadita non saprei davvero rendere giustizia a quel tripudio di colori.
Lavapiés era, ed in parte lo è tuttora, uno dei quartieri meno frequentati di Madrid, dove vivevano persone di umili condizioni in piccoli appartamenti a costi bassi. Il luogo perfetto per un’operazione di gentrification.
In poco tempo, questo quartiere sconosciuto ai più è diventato il quartiere di Madrid preferito da giovani, artisti, hipster che qui si sono riversati in massa attirati dai prezzi e dalla vicinanza al centro (ma d’altro canto, con una delle rete metropolitane più estese in Europa se non nel mondo, a Madrid tutto è sempre vicino o comunque facilmente raggiungibile)
Oggi, studenti, artisti, piccoli imprenditori, proprietari di nuove botteghe e concept store vivono accanto agli immigrati e ai vecchi abitanti del quartiere in un amalgama ormai inscindibile e con i problemi che esistono in tutte le realtà in cui il contesto sociale è così vario e eterogeneo. Durante la mia “spedizione a Lavapiés” ho assistito personalmente ad un ‘operazione delle forze della Guardia Civil in piazza Nelson Mandela: molti agenti in assetto anti sommossa, cellulari, ragazzi di colore che sono un po’ gli habitué della piazza separati in gruppetti e perquisiti e la vita che continua ai lati dell’operazione. Questo per dire che no, Lavapiés non è un quartiere pericoloso, non più di certe zone di Milano o delle altre capitali europee ed è invece un quartiere divertentissimo e pieno di cose da fare e da vedere, a partire dalla street art.
La Tabacalera, la casa della street art a Lavapiés, Madrid
Come il nome lascia ben intendere, la Tabacalera era la fabbrica del tabacco di Madrid.
Oggi è diventata centro culturale e sociale: vi si alternano esposizioni e vi si trovano gli studi di alcuni artisti.
Gli spazi per chi ama l’architettura industriale e i recuperi come me sono bellissimi: stanze ampie, muri un po’ scrostati, lucernari che lasciano filtrare il sole.
Per gli amanti della street art, però, il punto focale non è l’interno della Tabacalera, ma l’esterno o meglio i muri perimetrali della fabbrica.
Ogni porzione dei muri di cinta è un’opera di street art, un vero museo a cielo aperto visibile da tutti.
L’opera cromatica di Iñigo Sesma giocata sul blu e sul griglio acciaio che rappresenta i tetti di un piccolo villaggio è accanto a alle ragazze di Sara Fratini, impossibili da non riconoscere e ammirare, che giocano sul muro de La Tabacalera, ma non solo qui.
E poi ancora le ragazze che sembrano danzar sospese nell’aria in eleganti kimono/accappatoi color dell’acciaio del Colectivo Licuado o i colori squillanti e le forme geometriche di Eltono.

La street art è di casa a Lavapiés anche grazie al progetto dello street art festival in collaborazione con negozi
Il progetto street art per le strade di Lavapiés, Madrid
Sui muri di calle Dr. Fourquet le ragazze e un drago/serpente di Sara Fratini si rincorrono e ti guardano a metà tra l’ironico e lo strafottente.
Impossibili da evitare.
E io non le ho di certo evitate e anzi mi sono fatta guidare da loro a la Libre.
Un piccolo bar libreria in cui mi sono rifugiata dal gran caldo e ho bevuto una centrifuga buonissima.
Non sarei più uscita, per due motivi, anzi tre:
- i libri, pile e pile di libri di temi vari in lingua spagnola ma anche in inglese appoggiati ovunque e io adoro i libri tanto quanto viaggiare, forse più che viaggiare, perché quando non puoi viaggiare, i libri ti salvano sempre
- l’arredamento: un bric-à-brac di colori, stili e materiali da scoprire, a poco a poco, con calma
- l’atmosfera rilassata e conviviale: c’ero io da sola con la mia centrifuga e lo sguardo pieno di meraviglia, c’era una neo mamma con poppante al seno ed i genitori di lei con amica al seguito, immagino una sorta di zia putativa dell’infante, c’era un gruppo di studenti di design con le loro cana (birra piccola) e tutti eravamo perfettamente a nostro agio.
Ma La Libre non è l’unico locale che ha chiesto ad una street artist di decorare muri, interni e/o serrande.
Per Lavapiés è scontato imbattersi in murales, graffiti e opere di street art.
Esiste anche un festival che si tiene una volta all’anno in cui gli street artist sono invitati a decorare varie aree e/o negozi e botteghe.
Insomma, il problema di Lavapiés è che si fanno il doppio dei chilometri girandolo, perché le strade le devi percorrere almeno due volte per non perderti tutte le opere.

La Casa Encedida è un centro culturale e sociale in cui si tengono espozioni, talk e ha una terrazza su Madrid
La Casa Encendida, centro socio culturale di Lavapiés
Se siete stanchi e il caldo non vi dà tregua, fate rotta verso La Casa Encendida, il centro socio culturale della Fundacion MonteMadrid.
Troverete oltre a Maria e al caffè Pum Pum, esposizioni di arte contemporanea, illustrazione (quando ci sono stata io c’era un’esposizione dedicata a Ceesepe, un illustratore culto a Madrid. Lui è quello che ha fatto il cartellone del film di Almodovar Bepi, Luci, Bom….
Perdetevi tra le sale e poi salite alla terrazza.
Qui potrete vedere Madrid dall’alto, ma non immaginatevi una vista a 360°, perché gli edifici vicini sono più alti spesso.
Comunque lo spazio è bellissimo per fermarsi, magari leggere un po’, rilassarsi.
Qui fanno anche dei concerti e aperitivi. Bellissimo!
Suggerimento da non sottovalutare se siete in giro per Madrid: le toilette sono molte e pulitissime.
L’ingresso a La Casa Encendida è gratis.
Nonostante il post sia già molto lungo, non esaurisce a pieno cosa fare e vedere a Lavapiés per cui a breve scriverò un altro post che sarà soprattutto una galleria di foto della street art a Lavapiés, perché è davvero da urlo.
Riferimenti utili:
La Tabacalera, centro sociale famoso per esposizioni e per i muri esterni coperti di opere di street art
Calle Embajadores
M Embajadores
Aperta da martedì a domenica
Verificare orari
Ingresso gratuito
I muri della Tabacalera
Uno sguardo ai muri 2019 della Tabacalera con il nome di ogni artista
La Casa Encendida, centro culturale
Ronda de Valencia, 2
M Lavapiés
Aperto da martedì a domenica
Verificare gli orari dei diversi servizi presenti (negozio, caffé, biblioteca…)
Ingresso gratuito
Calle Lavapiés
Festival street art Lavapiés
in giro per il quartiere
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