Prima che la pandemia ci facesse dimenticare il significato dell’espressione “week end fuori porta” ho trascorso due giorni a Canelli, nel Monferrato Astigiano, una località collinare a circa 80 km da Torino. Nel 2014 i paesaggi vitivinicoli del Piemonte sono diventati Patrimonio mondiale dell’UNESCO, quindi oltre al Monferrato anche le Langhe e il Roero.
Sarebbe dovuto essere un week-end unicamente di relax e divertimento, ma è stato anche l’occasione per scoprire e visitare le cattedrali sotterranee di Canelli.
Villa Luigi: una villa tra i vigneti
Essendo un gruppo di amici numeroso abbiamo optato per affittare un’intera villa dotata di piscina a pochi kilometri da Canelli, tra i vigneti e le colline del Monferrato.
L’interno della casa non è nulla di notevole ma perfettamente adatto allo scopo, ovvero dormire, cucinare e lavarci. Il punto forte è invece l’esterno: Villa Luigi, questo il suo nome, ha un ampio giardino molto curato, che si apre sul retro su un meraviglioso anfiteatro collinare punteggiato di vigneti. Alla base del pendio ecco la vera chicca: una piscina rettangolare contornata da ombrelloni e sedie sdraio. Alle spalle della piscina si trova infine una zona picnic pergolata e un piccolo magazzino dove riporre attrezzatura e cibarie.
Vista la location scelta il proposito del week end non poteva che essere quello di trascorrere più tempo possibile ad oziare al sole di fine giugno. Il secondo giorno invece, grazie alle ricerche di una di noi, abbiamo visitato uno dei tesori nascosti di questa zona: le cattedrali sotterranee di Canelli.
Le cattedrali sotterranee di Canelli
Canelli è una piccola cittadina sonnacchiosa adagiata sulle colline dell’astigiano, rinomata per la sua produzione vitivinicola e per quest’opera molto affascinante e non abbastanza conosciuta che sono le cattedrali sotterranee di Canelli.
Le cattedrali sotterranee di Canelli sono cantine storiche che attraversano parallelamente l’intera città per oltre 20 km, scavate tra il XVI ed il XIX secolo nel tufo calcareo a più di 32 metri sotto terra. La ragione della costruzione di queste gallerie risiede nella vocazione vitivinicola di Canelli. Proprio qui infatti, nel 1865, è nato il primo spumante italiano, nelle profondità delle cantine di Bosca e di Gancia. La temperatura sotterranea perenne fra i 12 e i 14 gradi e l’umidità costante garantita dalle cantine sotterranee sono infatti le condizioni ideali per la fermentazione e l’affinamento degli spumanti. Visitare le cattedrali da giugno a settembre è anche un ottimo espediente per sfuggire qualche ora alla calura estiva del Monferrato.
Cantina Bosca, una delle quattro cattedrali sotterranee di Canelli
Le cantine che ho avuto l’occasione di visitare sono quelle dell’azienda vitivinicola Bosca, che offre interessanti visite guidate gratuite e degustazione di alcuni prodotti. La nostra guida ci ha accolto in una prima sala visivamente d’impatto, completamente ricoperta su tre lati di bottiglie dal classico colore verde, a contrasto col bianco circostante. Impossibile non approfittarne per qualche foto. Dopo averci fornito qualche dettaglio logistico ci ha accompagnato per la scala che conduce alle cattedrali sottostanti.
Nella cattedrale sotterranea della cantina Bosca
E’ stato indubbiamente affascinante addentrarsi in queste caverne sotterranee dai lunghi corridoi in pietra e le ampie volte, che ricorderanno agli appassionati del genere fantasy le miniere di Moria (per i non appassionati: una delle ambientazioni del Signore degli Anelli). Al posto di orchi e crudeli urukai queste maestose gallerie sotterranee sono però “abitate” da migliaia di bottiglie di spumante Bosca in fermentazione. L‘Asti Spumante viene prodotto a partire da uve Moscato, tipiche della zona. La visita alle cantine è resa più intrigante dalla presenza di installazioni e videoproiezioni suggestive lungo tutto il percorso e da numerosi reperti storici, come un settore lasciato volutamente alluvionato per ricordare il tragico evento del 1994. Riemersi dalle profondità una piccola degustazione di prodotti Bosca attende i visitatori. La casa si è lanciata da alcuni anni sul mercato estero, soprattutto quello americano e molti prodotti sono pensati espressamente per quel pubblico.
Scoprire il processo di produzione dell’Asti Spumante
Per i curiosi una visita alle cattedrali del vino di Canelli è sicuramente un ottimo modo per approfondire i processi produttivi del vino e in particolare quelli dello spumante.
Dopo un paio d’ore in compagnia di una delle guide della cantina avrete sicuramente fatto conoscenza con termini quali pupitre, metodo classico o champenoise, liqueur d’expedition ecc. Eh si, molti termini di questo mondo affascinante sono francesi, patria del celebre champagne. L’invenzione dell’Asti Spumante infatti è stato proprio il tentativo piemontese di contrastarne il predominio francese sul mercato del vino nel diciannovesimo secolo.
Alla fine della visita si possono acquistare bottiglie e altri prodotti tipici nello shop della cantina, dove potrete ammirare l’evoluzione dell’immagine grafica della cantina Bosca negli anni.
Dove mangiare a Canelli: Osteria dei Meravigliati
Se vi venisse fame dopo la visita delle cattedrali sotterranee di Canelli il mio consiglio è fare tappa all’Osteria dei Meravigliati, attigua alle Cantine Bosca. L’Osteria è anche sede dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il nome storico del territorio di Asti.
Questa caratteristica locanda di paese ha un arredo molto originale, che ricorda vagamente lo stile delle taverne dei paesini di mare. L’ampio cortile alberato permette anche alle compagnie numerose come la nostra di mangiare all’aperto e all’ombra. Il menù racconta i sapori del territorio ed è quindi fedele alla tradizione piemontese con qualche chicca proveniente da altre regioni come il brandacujun, lo stoccafisso mantecato alla ligure. Potete quindi gustare un ottimo vitello tonnato, flan di verdura, dolci tradizionali quali il bunet (tipico budino piemontese a base di cacao e amaretti) e taglieri di salumi e formaggi locali. Sono disponibili anche alcune tipicità della cucina piemontese difficili da trovare come la finanziera (piatto povero nato dal riutilizzo delle frattaglie di galli, capponi e bovini). Inutile dire che si beve molto e molto bene. E non solo bollicine.
Le cantine Bosca sono solo una delle quattro cattedrali sotterranee di Canelli visitabili. Ecco l’elenco completo di tutte e quattro:
Cantine Bosca
Via G. B. Giuliani, 23 Canelli
tel. +39 335 799 68 11 – e-mail: info@bosca.it
Sito ufficiale
Cantine Gancia
Corso Libertà, 66 Canelli
tel. +39 0141 830262
– e-mail: franco.ferrero@gancia.it
Sito ufficiale
Cantine Contratto
Via G. B. Giuliani, 56 Canelli
tel. +39 0141 823349 – e-mail: visite@contratto.it
Sito ufficiale
Cantine Coppo
Via Alba, 68 Canelli
tel. +39 0141 823146 – e-mail: visit@coppo.it
Sito ufficiale
Ma che meraviglia Valeria! Mi hai incuriosita e siccome non conosco bene questa zona, nonostante si trovi nella mia stessa Regione, seguirò i tuoi consigli per pianificare un bel week-end appena si potrà!