La metropolitana di Stoccolma è un museo lunghissimo, si snoda per 100 stazioni, e è gratis, o quasi. Basta acquistare un biglietto e partire.
A Stoccolma ci sono 100 fermate della metropolitana e tre linee, la rossa, la blu e la verde.
Ben 90 di queste stazioni sono gallerie d’arte.
L’idea dell’arte nella metropolitana è venuta a due artiste Vera Nilsson e Siri Derkert negli anni 50: l’arte è un diritto per tutti, perché non renderla davvero visibile a tutti? Perché non nelle stazioni della metropolitana?
Io mi sono innamorata di due fermate e vi spiego perché
Hallonbergen, la montagna dei lamponi
Rosa, bianco, un po’ di verde e di blu, qualche schizzo di giallo, un paio di scivoli o castelli gioco in legno bianco, più che una fermata della metropolitana una vera delizia per gli occhi e lo spirito.
Qui anche i più riottosi e impegnati svedesi non trattengono un sorriso e mi sembra che il passo diventi meno febbrile.
Io e il gruppo delle 12 blogger in giro per Stoccolma ci arriviamo e troviamo la piattaforma invasa di ragazzine vestite di bianco e di rosa, perfettamente in tinta con il mood della fermata.
Oggi è l’ultimo giorno di scuola e in Svezia usa così: tutte in giro con abiti candidi o pastello, lunghe chiome sciolte e un sorriso angelico.
Kungsträdgården, cosa resterà di noi
Colonne greche, busti romani, ma anche il segnale delle radiazioni nucleari e un barile di greggio con la sua lugubre scia nera. Ecco quello che resterà della nostra civiltà secondo l’artista che ha ideato la fermata del “Giardino del Re” questo vuol dire Kungsträdgården.
Però resterà anche qualcos’altro, e è questo che mi piace e mi ha fatto scegliere questa stazione come la stazione del cuore: un tronco con un paio di tagli fatti da un ‘accetta.
Dietro a questo piccolo cono grigio c’è la storia di una città e del cuore dei suoi abitanti, c’è la storia che mi piacerebbe che anche noi italiani potessimo avere e di cui andare orgogliosi.
Quale storia?
Quella di una Stoccolma che negli anni ’50 del secolo scorso era in piena espansione edilizia: via il vecchio, via i palazzi e le vecchie strade e via libera al nuovo, alla riedificazione e alla ricostruzione. Via alla metropolitana e alle sue linee. Via i parchi se intralciano quelle nuove linee. Che saranno mai qualche albero in meno di fronte a una nuova fermata scintillante che movimenterà migliaia di persone ogni giorno?
E qui gli abitanti di Stoccolma hanno detto “Io non ci sto”
E alle parole hanno fatto seguire le azioni e sono scesi in piazza: “Il parco di Kungsträdgården non si tocca” e…
E oggi vi consiglio di programmare una gita a Stoccolma durante la fioritura dei ciliegi.
Dicono che fare una pausa con una bibita o addirittura la pausa pranzo sulle panchine sotto i ciliegi di Kungsträdgården sia uno dei piaceri della primavera di Stoccolma.
Non vedo l’ora che arrivi l’autunno, passi l’inverno e si intravveda un bagliore di primavera per pianificare un nuovo week end a Stoccolma e vedere i ciliegi. Chi viene con me?
[…] non è tra le metropolitane più note né tra quelle artisticamente più belle, come quella di Stoccolma, ma le 12 linee della metropolitana di Madrid, senza grande clamore, riservano al frettoloso […]