Il 2017 è stato l’anno dei fenicotteri rosa e degli unicorni.
Dagli accessori moda alle copertine di blocchi e quaderni, dalle stampe per gli abiti e le t-shirt fino ai complementi d’arredo, fenicotteri rosa e unicorni multicolori svolazzavano ovunque.
Ma a differenza degli unicorni che è davvero ben difficile scovare, anche se a Milano c’è in effetti un posto in cui ammirarne almeno uno (grazie a Milanoarte per la dritta), i fenicotteri sono più “facili” da ammirare in Italia.
Non ci credete?
Ecco qui 3 posti dove vedere i fenicotteri in Italia:
I fenicotteri rosa a Milano
Nel centro del “Quadrilatero del Silenzio”, e non ditemi che non sapete che a Milano oltre al “Quadrilatero della moda” c’è anche il “Quadrilatero del silenzio”, eccoli i fenicotteri milanesi nascosti da fogliame lussureggiante che circonda Villa Invernizzi in via Cappuccini.
Se avete la mia età o giù di lì, Villa Invernizzi vi farà pensare subito al formaggino e non ai fenicotteri.
E non sarete molto lontani dalla verità: i fenicotteri sono infatti ospiti, dal 1980 circa, nel giardino della villa che fu di Romeo Invernizzi, il patron dei formaggi Invernizzi.
Portati lì dal Sud America, si sono ambientati e pur potendo volarsene via, se ne guardano bene:
- la lunghezza delle ali è costantemente monitorata e regolata per evitare che prendano il volo
- la mensa propone un menù a base di microorganismi e gamberetti di cui sono iperghiotti
Ma chi si occupa dei fenicotteri a Milano?
La Fondazione Invernizzi, ovvero l’organo istituito alla morte del Cavaliere Invernizzi, è preposta alla cura di Villa Invernizzi e dei suoi ospiti piumati ma ha soprattutto il compito di sostenere iniziative ed eventi in campo economico e sociale.
Così, se passeggiate per via Cappuccini, all’altezza del numero 3 potrete sbirciare tra le foglie di Villa Invernizzi per ammirare le loro lunghe zampe, le piume che immaginiamo morbide e vediamo rosa e ogni tanto sentirete anche il loro verso: non aspettatevi degli usignoli, però.
Ascoltate il verso dei fenicotteri così sarete pronti quando andrete dalle parti di Corso Buenos Aires in via Cappuccini alla ricerca dei fenicotteri a Milano.
La colonia di fenicotteri al Centro Visite Salina di Cervia
Lo so che se dico Milano Marittima e Cervia, voi pensate al mare e alla vita notturna.
Qualcuno, magari, penserà anche alla piada e allo squacquerone, ma nessuno, o davvero pochi, penseranno a un ambiente naturale “quasi” incontaminato che diverse specie hanno scelto per svernare, fare pausa durante le migrazioni o addirittura risiedere.
Ecco la sorpresa: a davvero pochissimi chilometri dalla spiaggia di Cervia c’è il Centro Visite Salina di Cervia e qui, tra le vasche e le canne, in un ambiente custodito e curato dalle guide, vive una colonia di 300 fenicotteri rosa.
Cosa ha portato i fenicotteri a eleggere la zona umida della Salina di Cervia come “casa”?
Provate a immaginare: i gamberetti rosa che, in certi periodi dell’anno, sono talmente numerosi da tingere le acque della Salina di rosso.
Una visita alla Salina di Cervia è un’esperienza da non perdere e, se volete, una buona alternativa a una giornata in spiaggia se il tempo è nuvoloso o c’è troppo vento.
Ma ricordatevi: alla Salina di Cervia è possibile accedere solo con le visite guidate (anche in barca elettrica) e da non sottovalutare che proprio all’ingresso c’è il chiosco di Sauro.
E’ da segnalare tanto quanto i fenicotteri e la Salina: lì potete davvero soddisfarvi a gustare piada, squacquerone e tutta una serie di prodotti a base del sale di Cervia (persino la birra e credetemi, ne vale la pena!).
Se volete prenotare o avere maggiori informazioni, potete scrivere a Atlantide, la cooperativa che gestisce il Centro Visitatori Salina di Cervia e molte altre attrattive nascoste della zona.
I fenicotteri rosa del Delta del Po
Anche in questo caso, i cambiamenti climatici e le migliorate condizioni ambientali dell’area hanno trasformato i fenicotteri rosa della zona, un tempo migratori, in animali stanziali.
Ebbene sì! Anche i fenicotteri rosa del Delta del Po sono diventati pigri e non volano più verso l’Africa quando la temperatura cambia e quando le rondini migrano.
L’opportunità, per noi, diventa quindi ghiotta: non solo potremo ammirarli nel Parco del Delta del Po in primavera ed estate, ma anche in inverno.
Io li ho visti a novembre, in un tardo pomeriggio, nella vecchia stazione di pesca “Foce” con una guida e dei binocoli.
Sarà che invecchiando sto cambiando gusti, ma ammetto una preferenza per il colore rosa: un colore che mi calma e rasserena, per cui che emozione e che coccola per la mia mente ammirare i fenicotteri.
Ma questi non sono i soli luoghi in cui andare a vedere i fenicotteri in Italia.
Ad esempio anche in Sardegna sono molti i posti dove vedere i fenicotteri rosa, ma, ahimè!, io non ci sono ancora stata e quindi prossima mèta: Sardegna alla ricerca dei fenicotteri rosa.
Avete altri suggerimenti per vedere i fenicotteri in Italia?
Il mio suggerimento:
se poi decidete di andare a vedere i fenicotteri a Milano e vi chiedete cos’altro potreste fare, io vi suggerisco un piccolo itinerario alla scoperta della Milano sotterranea tra cripte segrete e alberghi diurni.
Sono appena stata a Cervia a vedere questi magnifici uccelli. Una bellissima esperienza.
Confermo: vederli lì da “quasi” vicino è davvero un’emozione forte. Certo che tra i fenicotteri e il tuo Indri Indri, lemure canoro, è una bella gara. Non so cosa mi emozionerebbe di più. Forse il lemure, per le sue fattezze più umanoidi…