Il solito post sui #dreamtravel del 2017?
Sì e anche no, perché se ancora non vi fosse chiaro, io del viaggio, oltre allo spostamento, amo proprio il “fare”, il “provare” qualcosa di nuovo.
Sono anche abbastanza convenzionale, dato che da qualche anno è proprio “l’esperienza” a farla da padrone nei viaggi secondo i trend che le società di analisi ci raccontano.
Così invece che dei mie viaggi da sogno vi parlerò delle esperienze che vorrei fare, insomma ecco le mie #dreamexperience per il 2017.
Trekking con gli asini, ovvero andare a spasso con gli asini
Io adoro gli asini.
Ammetto una fascinazione per i cavalli (mio zio ha tenuto a bada una nipotina birbante per anni, raccontandomi che il mio puledro stava arrivando e mostrandomi il percorso che avrebbe fatto).
Dopo una vacanza in Irlanda in cui ho visto asinelli a pelo lungo liberi, è stato amore.
Ho scoperto che è possibile, così come si fanno vacanze a cavallo, regalarsi anche una passeggiata con i muli (o asino che sia).
E’ da qualche anno che mi riprometto di farlo e direi che il 2017 potrebbe essere l’anno del mio “A spasso col ciuco”.
Vi racconterò!
Qui trovate qualche possibile suggerimento se volete vedere dove e come si fa una vacanza a dorso d’asino.
Ritorno alle origini, ovvero alla scoperta di Timau in Friuli
La mia bisnonna Olivia è scappata dalla Carnia, ragazza madre con pargoletta di pochi anni per mano e un altro, mio nonno, in arrivo.
Della storia so davvero poco, se non che lei era di Timau. O così si narra.
Da lei e dalle sue origini dicono che ho preso l’aspetto nordico e i capelli dritti dritti.
Forse anche un po’ la ritrosia. Temo non il suo coraggio: da lì, scappò a Milano e fece l’infermiera in un ospedale per i soldati (ma anche qui, sono tutte “leggende”).
Non so cosa ho preso da lei, non so chi fosse, né chi fossero i suoi e come fosse la sua vita.
Non so neppure bene perché scappò, anche se ragazza madre due volte agli inizi del 1900 può essere un indizio.
Ecco, io nel 2017 vorrei andare a vedere com’è Timau.
E’ piccolo? Immagino di sì e l’ho anche cercato in Wikipedia per capire un po’ meglio.
Vorrei sentire l’aria che ha respirato e magari vedere le strade su cui può avere camminato.
Non mi aspetto di trovare nessuno che l’abbia conosciuta né tanto meno di andare a cercare lontani avi, voglio solo cercare la sua “aria”.
Festival della Letteratura ad Edimburgo
L’ho scoperto quest’anno, ho visto le fotografie, ascoltato i podcast degli interventi e visto che io in Scozia non ci sono mai stata, visto che il festival si tiene in estate e che Edimburgo non è così nota per il bel tempo, aggiungendo che io adoro i libri, perché no?
Vagare per bancarelle coperte di libri, scorgere scrittori che vedo solo sulla quarta di copertina o sulle riviste, sentirli raccontare di sé e delle loro opere e a fine giornata spiaggiarmi (magari non è esattamente il termine più indicato per Edimburgo) in un pub e ascoltare, di nuovo, le chiacchiere.
A me sembra molto vicino alla vacanza perfetta!
Bagno in una biopiscina
Sono un essere acquatico.
Mettetemi vicino a una pozza e io mi rilasso.
In piscina vado appena possibile, ma una piscina naturale in cui bagnarmi tra fiori e piante che oltre ad abbellire l’ambiente la depurano, ecco sarà davvero un’esperienza incredibile.
Trovate tutto sulle biopiscine in questo post e da qui mi è venuto l’uzzolo della biopiscina
Seminario di scrittura
Adoro leggere e scrivere.
Nell’attesa che qualcuno si inventi un seminario in cui l’obiettivo è leggere 7 libri in 7 giorni, mi piacerebbe, però, andare ad uno di quei seminari residenziali di scrittura in cui un maestro ti sommerge di esercizi che paiono incomprensibili, sul momento, ma che a posteriori svelano tutta la loro potenza!
Ora l’ideale, lo ammetto, sarebbe uno qualsiasi dei seminari di scrittura che l’eccellente Alexandra Franzen organizza a Portland, Oregon.
Però, per ora direi che è fuori dalle mia possibilità (ma Alexandra, aspettami!), ma posso sempre trovare soluzioni più adatte a me.
Se ne avete da suggerire, let me know, ok?
Vacanza in un monastero o convento
E’ anche questa un ‘esperienza che mi sta “chiamando” da un po’.
Non sono praticante e essendo nata e cresciuta in Italia, non posso non chiamarmi “cattolica”: se mi dici Dio, io per prima cosa penso a un uomo biondo, di pelle chiara, abito bianco e azzurro con aurea dorata, insomma tipica rappresentazione cristiano-cattolica direi.
Eppure l’idea di staccare dal mondo così come lo conosco e lo vivo, rifugiarmi in un luogo che è un microcosmo in sé, circondata dal silenzio, da spazi spartani e da una routine scandita in modo ineccepibile in cui posso pensare e leggere, passeggiare e guardare, ascoltare il silenzio e forse scambiare due parole con persone estranee alla mia vita abituale mi conquista.
Ecco, queste sono le dream experience, le esperienze non tanto, o non solo, di viaggio che vorrei regalarmi nel 2017.
Ma ben pensandoci sempre di viaggio si tratta: il viaggio verso me stessa, forse quello più affascinante.
E voi ne avete?
Bellissima questa idea che ti è venuta Cristiana! Negli ultimi anche io sono come te, più a caccia di esperienze che di Paesi nuovi! Anche se poi la timidezza e un po’ di pigrizia mi bloccano sempre in qualche modo. Tra quelle che hai menzionato, sarebbe bellissimo partecipare a un seminario di scrittura, ma ancora di più stare una settimana in un monastero, magari senza fare assolutamente nulla se non pensare!! Mi metterebbe davvero a dura prova, per questo lo vorrei fare 🙂
In generale come esperienze mi piacerebbe provare qualche sport nuovo e fare un viaggio tutto a piedi..ma chi lo sa!!
Ciao Agnese, eccomi!
Beh, frenarti tanto no? Sei arrivata dallìaltra pare della terra, no?
Celebriamo un po’ le nostre piccole vittorie, che dici?
Un viaggio a piedi…guarda, anche questa è un’idea che accarezzo e potrebbero esserci novità (spero).
Per il seminario di scrittura, @Unapennainviaggio alias Carlotta e io ci stiamo davvero pensando. Dobbiamo solo trovare il seminario.
Un abbracio e grazie per essere passata di qua
Mi piace molto l’idea di trasformare il tag in una lista di esperienze che desideri fare.
Non avevo idea di cosa fossero le biopiscine! 😀
Ciao Roberta,
anche per me sono state un’illuminazione.
Saranno le foto del post, sarà la mia acquaticità, mi sono davvero innamorata delle bio piscine.
E quindi quali saranno le tue #dreamexperience? Svelami un po’, se ti va.