Mi sono regalata due giorni ad Arezzo perché non c’ero mai stata e l’Intercity da Milano per Orvieto, dove dovevo essere per lavoro, passava proprio di là: perché non approfittarne?
Ho fatto benissimo: Arezzo mi è piaciuta molto con le sue piazze in discesa, o salita, i suoi palazzi in arenaria e il silenzio delle città non piccole, ma neppure grandi.
E sempre all’insegna di chicche gratis, come già per Madrid e Copenhagen, vi segnalo 5 cose che potete fare gratuitamente ad Arezzo.

Una delle scene più note de “La vita è bella ” di Roberto Benigni è stata girata in Piazza Grande ad Arezzo
Itinerario alla scoperta de “La Vita è bella”
Roberto Benigni ha girato proprio ad Arezzo alcune scende del suo film Oscar “La vita è bella” che ancora ci intenerisce.
Ogni luogo di Arezzo che è stato location di una qualche scena del film inalbera la relativa targa con indicate le battute che lì si sono dette.
Ad esempio, in Piazza Grande hanno girato la scena in cui Benigni chiede alla Madonna la chiave per aprire il cuore della sua “Principessa” (vi ricordate che chiamava così Nicoletta Braschi?) e la chiave gli piove dal cielo.
Oppure, proprio in Piazza San Francesco, Benigni cerca di spiegare al piccolo Giosuè, suo figlio ne “La vita è bella”, perché ci sono dei cartelli che vietano l’ingresso a cani e ebrei nei negozi. Gli spiega che ognuno fa quello che vuole e che il giorno prima era entrato in un negozio che non accettava Cinesi e canguri.
Un tour sulle tracce del film è davvero un modo diverso di vedere una città.
Alla scoperta del Museo di Arte Medioevale e Moderna
Tre piani di arte dal Duecento all’Ottocento completamente gratis.
Da non perdere: i colori acidi delle Madonne del Duecento e Trecento che non vi aspettereste proprio.
Guardate ad esempio le tavole che raffigurano San Michele Arcangelo di Buonamino Buffalmacco o il rosa del polittico di Sant’Orsola o, ancora, l’azzurro della tavola di Nicolò di Pietro Gerini.
Sembra un ritorno ai colori fluo degli anni ’80.
Ci sono anche alcune opere del nume tutelare di Arezzo, Giorgio Vasari che proprio qui nacque.
Trovate orari e dettagli nel sito del Museo di Arte Medioevale e Moderna: verificate bene perché gli orari sono poco “ortodossi”.

L’opera “Questo è un inizio” di Cristina Pacini, all’interno del progetto Soggetti Variabili Mobili ad Arezzo
La street art di Arezzo
Mentre passeggiavo per Arezzo mi sono imbattuta in alcuni sportelli di contatori su cui capeggiavano copie di opere d’arte famose (L’Angelo Musicante di Rosso Fiorentino per citarne uno) rivista da Blu.
Ma la street art di Arezzo non finisce con Blu: scendendo con le scale mobili da Piazza del Duomo verso Porta Stufi ecco apparire dei poster con fotografie, illustrazioni, disegni.
Si tratta di SVM, ovvero Soggetti Variabili Mobili, in cui artisti italiani e stranieri hanno regalato immagini varie stampate poi in grande formato.
Ci sono leggeri conigli che fanno balzi in avanti, bottiglie a righe, visi femminili delicati, foto di ragazze che paiono elfi , alci dalle corna lunghissime e molto altro.
Una passeggiata lungo le mura
Come tutte le città antiche, anche Arezzo è circondata da possenti mura e alla città, un tempo, si poteva accedere solo attraverso varchi controllati, le Porte.
Oggi le mura hanno perso il loro carattere di protezione, ma restano a cingere la parte più antica di Arezzo per circa 2,5-3 km.
Avete voglia di fare una passeggiata nel verde e ammirare da una parte le mura e dall’altra il paesaggio della campagna?
Allora potete di certo passeggiare lungo le mura e fermarvi ad ammirare le varie porte, come Porta San Lorentino in cui è conservata una copia della mitica Chimera: un leone sulla cui schiena c’è la testa di una capra e la cui coda è una serpe.
Opera di artisti etruschi ora al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, la Chimera fu ritrovata nel Cinquecento proprio nella zona di Porta San Lorentino mentre si stava lavorando alle nuove mura volute dai Medici che erano divenuti signori della città.
Cosimo de Medici la volle per sé e ne era talmente rapito da procedere egli stesso alla pulizia del mostriciattolo, con attrezzi da orafo.
Degustibus…
Una pausa al mercato coperto Alle Logge del Grano ad Arezzo
Poco lontano da Porta San Lorentino, ecco il mercato degli agricoltori di Arezzo in città.
Ho passeggiato per qualche tempo guardando frutta e verdura, tra cui le foglie turgide di un cavolo nero, le barbabietole da zuccherro che non avevo mai visto crude, ma sempre e solo già cotte e dei bellissimio grappoli d’uva. Essendo ottobre non poteva che ssere così: i prodotti freschi raggiungono Arezzo direttamente dalle fattorie della campagna, per cui trovare le fragole o le ciliegie non era davvero possibile, per fortuna.
Ogni sabato poi ci sono degustazioni di prodotti locali per scoprire marmellate, yogurt, pasta e molto altro.
E se dopo aver fatto salite e discese a Arezzo vi venisse fame, sappiate che Alle Logge del Grano si può anche mangiare nell’omonima osteria la primo piano dalle 12 alle 15 ogni giorno feriale e la prima domenica del mese.
Qui trovate la pagina Facebook Alle Logge del Grano per essere aggiornati su cosa propongono.
ho un bellissimo ricordo di Arezzo ! Bel reportage !
Ciao Chiara,
grazie mille per essere passata di qua e avermi letto.
Vorrei anche raccontare delle terrazze da cui ammirare la vista sopra ai tetti. Vedere le città all’alto, nonostante le mie vertigini, mi piace sempre tantissimo.
Vorrei organizzare una gita ad Arezzo con un pullman e il tuo itinerario è molto interessante grazie mille
Ciao Mariateresa,
grazie mille.
Mi raccomando non perdetevi il “gattò”, dolce tipico di Arezzo.
Io l’ho mangiato alla Pasticceria F.lli Bruschi in via San Domenico e oltre ad essere molto buono, ho trovato lo staff della pasticceria gentilissimo e pronto a rispondere alle mie domande sui dolci di Arezzo.
Poi fammi sapere.