Goldoni ha cambiato 9 case negli anni in cui ha vissuto a Venezia. E a Venezia ci ha vissuto meno di un terzo della sua lunga vita. Insomma nomade fin nel midollo.
Cà Centani è la Casa Museo Goldoni ed è la casa in cui è nato nel 1707.
Per conoscenza: io adoro le case museo.
La prima casa di Carlo Goldoni a Venezia e anche … l’ultima
Si entra dalla strada e dopo la zona biglietteria si entra in una corte che dà proprio sul canale con una scala ripida ripida che porta al piano alto.
Ma nella corte fermatevi qualche minuto: è davvero graziosa, la luce che entra dalla grata che separa l’area dal canale sembra giocare sulle pareti e la mappa di Venezia con i luoghi in cui Carlo Goldoni ha abitato merita una breve sosta.
9 case, ma anche 15 teatri sul pannello (quasi un gioco).
Nel Settecento, il secolo di Goldoni, a Venezia c’erano ben 15 teatri.
Quanti teatri pensate ci siano ora? 5.
Un po’ diverso, no?
La scala che porta al primo piano ha un reggimano in marmo con un leoncino dai tratti erosi dalla salsedine.
Chissà se era qua anche nel 1707 quando è nato Carlo Goldoni.
Marionette e burattini: aristocratici e plebei
Al primo piano c’è una ricostruzione dei teatri di marionette che venivano allestiti nelle case nobili con tutti i personaggi perfettamente vestiti e la spiegazione non solo di chi sta sulla scena, ma anche delle maschere che sono appese sulla parete laterale.
E scopro, per la prima volta, che burattini e marionette non sono esattamente la stessa cosa.
Stupiti anche voi? Preparatevi alla rivelazione
“Le marionette sono più aristocratiche, non battono le piazze. I burattini sono più popolari e per vivere tocca loro girare e battere le piazze, i campielli, etc”. Insomma ci sono classi anche tra loro.
Il grande libro del mondo e del teatro
Un breve video racconta un po’ la vita di Carlo Goldoni, dell’avvocato Carlo Goldoni, di papà medico.
Chissà come l’hanno presa i suoi genitori: “Papà, ora sono avvocato e posso fare il commediografo”
Mi colpiscono le parole con cui Goldoni racconta di Venezia che per lui è la città più bella, unica, perché “non bastano mappe, carte, disegni, bozzetti, bisogna andarci” E devo ammettere che provo esattamente la stessa sensazione tutte le volte che attraverso in treno, tra le acque che mi sembrano dividersi, il Ponte della Libertà.
E poi il video racconta di un Goldoni che deve tutto, dice lui, al libro del mondo e del teatro:
- del mondo, perché gli mette sempre d’innanzi una varietà di soggetti, caratteri, espressioni, avvenimenti che non pare mai esserci fine
- del teatro che gli ha insegnato il gusto della battuta, dell’ironia, dei tempi giusti, come destare meraviglia o riso, i difetti e il ridicolo.
Una visita a Casa Goldoni getta una nuova luce, per me, su quell’avventuriero onorato, come lui stesso si definisce.
Da commediografo troppo prolifico che racconta di locandiere e baruffe chiozzotte conosciuto ai tempi del liceo a un Carlo Goldoni più avventuriero che azzimato commediografo.
Mi sta più simpatico questo Goldoni, un po’ briccone e un po’ bambino che racconta quello che vede. Un po’ un blogger dei suoi tempi dopotutto.
In breve:
Casa Goldoni
Calle dei Nomboli angolo Calle Centani
Accesso € 5 e ridotto € 3,50
Se in possesso di MuVe Card l’accesso è gratuito
Riduzioni per soci FAI
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