Altra tappa a Expo Milano 2015 e questa volta con i travelbloggers di Disagiated TravelBloggers, ma io mi separo dal gruppetto perché il mio obiettivo è…Kazakistan.
Che ovviamente manco anche a questa battuta perché la coda è lunghissima e il sole, nonostante siano le 19 passate, batte ancora.
Ok, caro Mr Kazakistan, ci si vede poi.
Che si fa ora?
Brunei. Brunei? Sì, il Sultanato del Brunei.
O, per essere corretti, La Dimora della Pace Brunei Darussalam.
Tengo a precisare che molte delle note che troverete vengono da curiosità nata dalla visita al Padiglione del Brunei, quindi, sì, mi è piaciuto e mi ha incuriosito.
In 20 minuti ho scoperto (ma io sono lenta e leggo sempre tutto o quasi):
- Dove è il Brunei (no panic, poi ve lo dico, oppure passate subito a leggere qui sotto se non lo sapete come non lo sapevo bene io)
- Quale è la sua capitale (non l’ho ancora imparata a memoria, ma datemi tempo)
- Cosa vogliono dal loro futuro (ha a che fare con il motivo per cui sono presenti a ExpoMI2015)
- Che esiste una Venezia dell’Est
Ora vi racconto:
Il Brunei non è esattamente dove pensavo fosse
Mi vergogno un po’, ma io lo facevo nella penisola arabica. A forza di dire che c’è petrolio, che i rubinetti dei palazzi sono in oro zecchino, manco fossimo in una fiaba della Mille e Una Notte, io il Brunei me lo facevo, per dire, tra gli Emirati Arabi, il Qatar, dietro l’angolo dell’Oman, ma non lì dove effettivamente è ovvero nel Sud Est Asiatico. Men che meno nell’isola del Borneo che solo a citarla mi viene in mente Salgari, Sandokan e la Perla di Mompracen, mica un sultanato.
Invece il Brunei occupa un terzo dell’Isola del Borneo, un altro terzo è occupato dalla Malaysia (non è solo Kuala Lumpur, ma c’è pure questa parte nel Borneo) e infine il resto è il Borneo.
Pochi ma buoni, gli abitanti del Brunei
Sono in circa 450.000 (noi Italiani siamo 57.000.000 dalle ultime stime) su un territorio di 5.700 KMQ (noi Italiani abbiamo a disposizione 324.000 KMQ).
Pochi, certo, ma buoni.
O meglio pochi e ricchi: il PIL medio è di 50.400 milioni dollari all’anno che fanno del Brunei il 6° stato più ricco del mondo (fonte It’s GR9 Awesome List Review)
Kampeng Ayer: la Venezia dell’Est
Chiamata anche il “Villaggio d’acqua” è una parte della capitale.
E’ costituita da circa 28 piccoli villaggi i cui nomi dipendono in gran parte dalle attività che si svolgevano.
Pare che vivere lì sia molto cool e che sia usuale vedere lungo i cigli dei canali macchinone di lusso. I residenti del villaggio arrivano, posteggiano a vanno a casa nelle case di Kampeng Ayer.
Ovviamente nel padiglione ci sono le immagini di Kampeng Ayer, ma secondo me, non rendono bene l’idea. Bisognerà andarci.
La Capitale è Bandaran Seri Bagawan, chiamata anche Bandaran o BSB (non riesco a immaginarne la ragione!)
Il Brunei a ExpoMI2015
Il Sultanato del Brunei viene a Expo Milano 2015 per spiegare che sono sì piccini, sono sì ricchi di petrolio, ma ora il loro focus è l’agricoltura e l’autonomia alimentare. Sono, insomma, stanchi di importare quello che serve loro per il fabbisogno alimentare.
Come lo faranno e lo stanno già facendo? Scienza e tecnologia. Speriamo bene.
Comunque tra i prodotti agricoli del Brunei ci sono
- Riso: all’inizio del padiglione ci sono dei dischi volanti sospesi che altro non sono che i tipici piatti/cesto intrecciati che servivano alle donne per lanciare in aria il riso e far sì che il vento che vi passava attraverso lo liberasse dalla pula e il chicco, più pesante, ricadesse nel cestino.
- Tarap: l’avete già visto, credimi. E’ questo qui All’interno ha dei chicchi molto morbidi, dicono qui. Ma soprattutto “olezza” tanto è vero che si chiama artocarpus odoratissimus. Ma noi ci accontentiamo di tarap.
- Durian, già più noto ormai
- Kembayau che non si può mangiare così come è ma va immerso in acqua bollente e condito. Chissà…
Eccolo qui Sono le bacche nere.
Risultato della visita?
Io sto iniziando a sognare di sentirmi dire Selamat Datang (benvenuta) appena sbarcata all’aeroporto di BSB (già mi sento una local).
Voi ci siete mai stati?
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