Ed ecco i secondi 5 blogger che saranno con Elena di Milanosguardinediti, MilanoArte e me il 29 aprile a #Milanoinverticale. Curiosi?
Bando alle ciance allora!
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Barbara Perrone di Tangibili Emozioni
Barbara non la conosco se non per via dei suoi post e delle sue IG Stories che mi portano sempre in posti magici.
Ho collaborato con lei per un progetto di design e già allora le avevo espresso i miei complimenti vivissimi perché era stata la blogger più originale e precisa nella comunicazione del brand e, alla faccia di chi spesso sostiene che viviamo troppo online e poco offline, cosa pensate che abbia fatto appena ho avuto l’occasione di portare l’online in offline?
L’ho invitata tenendo le dita incrociate perché non avesse già altri impegni per #Milanoinverticale.
E quando abbiamo avuto un piccolo intoppo, Barbara è passata immediatamente all’attacco e ha risolto in 48 h (o forse meno a dire il vero). Ora, più “tangibile” di così.
Di Barbara non posso che suggerirvi di leggere questo post su Obidos, borgo letterario e sito Unesco.
L’avevo scorto l’anno scorso mentre sfrecciavo in treno verso Porto e me l’ero appuntato.
Non mi sbagliavo, è un luogo da visitare, come racconta Barbara. -
Luigi Sutera di Luigisutera12
Luigi è quello che “accompagna” le foto su Instagram con didascalie in cui le parole trovano collocazione per significato ma anche per “suono”. E per non farsi mancare nulla collabora al blog di Nicoletta Carbone (Radio24 – Il sole 24 ore) e pure è siciliano (che per me, atavicamente innamorata della Sicilia e del bianco dei suoi borghi, è un plus di per sé).
Non vedo l’ora di fare la sua conoscenza al blogtour #Milanoinverticale, perché voglio scoprire come fa a fare le sue foto e non gli darò tregua. Preparati Luigi, dovrai sfoderare la pazienza e l’ironia dei tuoi avi.
Ah! By the way, Luigi è quello che fa le foto con gli specchi… -
Giulia Riva di Blocal-Travel.com
Giulia è “un’amica di un’amica”.
Ah la solita raccomandata, direte voi!
Ah ah ah! Mi fa ridere il pensiero che qualcuno debba farsi raccomandare per partecipare a un blogtour creato da noi.
In realtà, Giulia ha fatto una cosa semplicissima che chiunque può fare: ha letto che Paola, di cui vi parlerò a breve e che adoro, partecipava, ha chiesto a Paola se poteva unirsi e Paola le ha detto “scrivi e vedi”.
Giulia mi ha scritto e nonostante mille e una difficoltà (che si è gestita lei), sarà dei nostri.
E io ne sono onorata, perché ha caparbiamente dissolto con un sorriso ogni ostacolo pur di essere a #Milanoinverticale. E parteciperà anche al prosieguo del blogtour a Rho…ma questa è una piccola sorpresa che si è aggiunta all’ultimo.
Di Giulia non posso che farvi leggere un reportage sulla streetart a Tel Aviv per due motivi:- la streetart mi interessa sempre di più.
- Tel Aviv è nel mio cuore fin da quando, qualche anno fa, ci sono andata e ho fatto una passeggiata lungo il Rotschild Boulevard alla scoperta della Tel Aviv Bauhaus e ho visto tutte quelle terrazze candide su cui i local passano le serate ammirando il sole che cade nel mare e sentendo il tepore sulla pelle.
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Paola Perfetti di Smartraveller
L’ho già detto che adoro Paola?
Non è un “adoro” da Milanese radical-chic ché chi mi conosce sa che non sono né l’una né l’altra, anche se adesso dico “foto” con la “o” aperta e non più con la “o” chiusa alla bresciana.
E’ un adoro da Bresciana Doc: un adoro che Paola si è guadagnata essendo sempre se stessa, vera, autentica, cortese anche quando pensa di superare la linea.
Viaggia, fotografa, racconta, illustra e vive con una pienezza e una gioia che ammiro, come ammiro quello che scrive .
Lascio che siano le sue parole a parlare per lei in questo pezzo sullo Stadio Flaminio che è un po’ la sua cifra stilistica: Paola adora raccontare i luoghi “non finiti”, persi, abbandonati, randagi…sapete la sindrome dell’infermierina che si dedica ai derelitti o della gattara che raccoglie i gatti randagi e se ne occupa? Ecco, Paola è l’infermiera dei luoghi di nessuno, di quelli che abbiamo dimenticato e che stanno lì, cattedrali nel deserto. Lei…li fa rivivere anche se solo per un poco. -
Elena Stafano di Milanosguardinediti
Non potevo trovare partner in crime migliore:
- lei ama Milano, io no,
- lei è estroversa e solare, io introversa e lunare,
- lei è tutto quello che uno si aspetta da una persona nata nel Sud d’Italia (allegria, serenità, gioia di vivere, sorriso aperto e mente veloce),
- io sono ancora più nordica di un nordico italiano (chiusa, poco propensa alla fiducia a primo sguardo, mi devi conquistare un poco alla volta, sorrido poco e prima di farmi un’opinione, valuto e rivaluto, osservo e riosservo)
ecco perché, secondo me, insieme lavoriamo bene, tanto che stiamo pensando a un bis in versione autunnale.
Cercate qualcosa da fare di diverso e inaspettato a Milano? Allora dovete seguirla.
Ad esempio, avete notato e vi siete chiesti perché i jersey, non il tessuto, ma le barriere di cemento, che sono state messe a Milano sono decorate? Elena lo spiega in questo pezzo sulla streetart
Vi siete persi i primi 5 blogger che verranno a #Milanoinverticale il 29 aprile? Li trovate nel post su “#Milanoinverticale: chi ci sarà? – parte uno-“
E domani proseguiamo con la presentazione degli altri magnifici blogger!
Ciao Cris! È un piacere enorme partecipare ad un tuo progetto, che oltre a rappresentare la possibilità di conoscere Milano da una diversa angolazione, è l’occasione ghiotta per stare insieme a te e a una combriccola di bella gente! E’ iniziato il countdown #milanoinverticale!!! (Grazie per le tue belle parole, mi hai fatto arrossire)
Paola, qui stiamo già mettendo in cantiere anche la versione autunnale per cui vieni anche con idee, ok? Ti aspettiamo