Dopo #milanoAColori, #milanoinverticale, #doingItaly, ecco #wowmilano.
Un progetto con GuestToGuest, la piattaforma di scambio casa per chi vuole una vacanza diversa e un’esperienza di vita in cui “incontrare e scoprire” sono i leitmotiv.
Chi andremo a scoprire il 20 ottobre con il blogtour #wowmilano
Questa volta, il mio blogtour ha una declinazione quasi minimal, artigianale direi.
Niente hotel, niente grandi palazzi; è l’ora delle piccole chicche, come gli artigiani di Milano.
Gente che non fa start up, non manda comunicati e non organizza vernissage gloriosi: uomini e donne che, però, tirano su la serranda ogni giorno, si preparano il caffè nel retrobottega e poi si sporcano le mani, trasformando le loro idee in cose.
E lo fanno ogni singolo giorno, incuranti del “dalle 9 alle 17”, della pausa pranzo e dell’ora dell’aperitivo.
Ecco, questa volta andiamo a incontrare proprio loro!
I “vecchi artigiani” di Milano
Chi sono gli artigiani di Milano?
Mi imbattevo in alcune di queste bottegucce quando vivevo a Milano che mi facevano sognare: spiavo all’interno, ma spesso non riuscivo a scorgere granché e la mia timidezza mi impediva di entrare.
Mi immaginavo, sempre, che ci fosse un anziano artigiano intento a piallare un’asse e ben poco propenso ad accogliermi e a raccontare di sé e della sua attività.
Poi è successo che…
…per caso ho incontrato online Maria che da Trieste si è trasferita a Milano per amore e per lavoro e, finalmente, di una di quelle botteghe ho varcato la soglia.
Maria, la fata dei mosaici a Milano
Maria ha uno studio piccolissimo e luminosissimo in zona Piola a Milano.
Cosa fa in questo studio nascosto dietro a un piccolo giardino selvaggio e decadente?
Lei fa mosaici.
Non sto scherzando: le sue dita lunghe e leggere si immergono tra cumuli di pietre coloratissime e ne escono con la tessera perfetta per una natività di Egon Schiele o per il pavimento dei negozi più prestigiosi perfino a New York.
A me sembra una fata dei colori e delle forme.
Lascerò che sia proprio lei a raccontare la sua storia e quella di Giassi Mosaico che non è esattamente lineare e che, proprio per questo, è ancora più bella alle blogger del blogtour #wowmilano.
È tutta una questione d’oro e…di cuore
Lavori tutta la tua vita, crei un tuo laboratorio, ti inventi una tecnica che solo tu usi, hai la tua cerchia di clienti e poi…poi non c’è nessuno che vuole andare avanti a fare quello che facevi tu: curvo nel retrobottega, a picchiettare, tirare e accorciare, immergere in acido e poi a fresare con le dita nere e i piccoli tagli che non fanno in tempo a rimarginarsi prima che ne appaiano altri.
Tutti che vogliono fare i creativi, ma nessuno che vuole creare, pare.
Neppure gioielli.
Pareva proprio che il laboratorio orafo a Piola fosse destinato a “tirar giù la claire”, per sempre.
E invece dal Senegal arriva Diala che ha un ‘esperienza di 10 anni nel lavorare oro, ottone e forgiare nodi, intrecci, cerchi, ovali e tutto ciò che la mente umana può pensare.
Ma lui non solo pensa, lui crea con le sue mani e a quelle idee, a quella creatività, Diala da vita sporcandosi le dita, picchiettando, tirando, allungando, accorciando.
Questa che scopriremo con il blogtour #wowmilano è la storia di due esistenze che più diverse non potevano essere: dal Senegal arriva Diala, dalla Milano delle case di ringhiera arriva l‘anziano artigiano che gli ha ceduto il suo milanesissimo laboratorio, gli attrezzi e anche la sua tecnica dell’”oro brasato”.
Così è nato Le Métissage.
In un romanzo della Yourcenar ho letto che i veri legami spesso non sono di sangue …qualcuno è d’oro.
A cena con #wowmilano e GaiaDì
Dopo esserci immerse nella creatività e nella fantasia, metteremo le nostre blogger alla prova, perché se una vacanza con GuestToGuest è una vacanza in cui vivi per un po’ a casa di un altro, cosa succede quando devi preparare una cena e non sei nella tua cucina?
Gaia che si occupa di allestimenti di eventi e crea tavole tematiche da rivista e le sfiderà a preparare la tavola perfetta con quello che troveranno in cucina e a fare una foto da postare con #wowmilano.
Una piccola sfida per vedere se tutta la passione e la creatività assorbite nelle prime ore di #wowmilano ispira e spinge a creare, a sua volta.
Insomma, la passione e la creatività sono virali più di un hashtag e di un frappuccino di Starbucks?
Seguitemi(ci) in questa nuova avventura con #wowmilano e se avete domande su GuestToGuest o sugli artigiani, questo è il momento di farle nei commenti al post: le farò in diretta per voi sabato pomeriggio e vi darò risposta!
Brava ! dev’essere davvero una bellissima esperienza ! 🙂 aspetterò un prossimo articolo per conoscere la storia di Diala
Grazie Martina!
Accarezzavo da qualche anno l’idea e bisogna rendere atto a GuestToGuest, perché senza il loro supporto non avrei potuto iniziare a creare l’itinerario.
Mi sono commossa leggendo il tuo articolo sul passaggio del testimone tra lartgiano milanese e Diala Kanta.
La tua idea è bellissima. Complimenti!!
Pascale,
mi è piaciuto tantissimo questo fatto, l’ho trovato di una grazia inusuale in una città spesso aggressiva come Milano.
Dietro ad ogni artigiana e a ogni artigiano ci sono storie molto belle di persone che vivono il loro lavoro come una vera passione e che si inventano idee e servizi unici per i propri clienti.
Ad esempio, Diala aiuta gli sposi a disegnare e a realizzare le fedi e ancora, se hai un oggetto prezioso che non ti piace più, non ti rappresenta più ma ha una forte carica emotiva, Diala lo trasforma, gli offre una seconda vita e a te l’opportunità di tenerlo stretto e portarlo.
Non è meraviglioso?