Copenhagen, København in danese, è la capitale della Danimarca ed è molto facile e sicura da girare: insomma, è proprio una destinazione perfetta per un week end lungo.
Come molti paesi del Nord Europa, anche Copenhagen gode della fama di essere una città costosa e certamente non è a buon prezzo, ma si può, con qualche avvertenza, godersi il proprio week end senza troppe privazioni.
Ci sono almeno 10 cose da fare e da vedere a Copenhagen gratuitamente.
Non ci credete?
Contate un po’:

Le casette colorate sulle sponde del canale a Nyhavn, la zona più frequentata da turisti a Copenhagen
Nyhavn, a casa di Hans Christian Andersen
Nyhavn è il vecchio porto di Copenhagen fatto scavare dal Re Cristiano IV nel 1671 per collegare la zona portuale e di arrivo merci al centro della città e al suo palazzo.
Oggi la funzione commerciale è persa a favore di quella turistica, tanto che questo è il posto più frequentato dai turisti che visitano la capitale della Danimarca.
Se il sole splende, Danesi e turisti si siedono all’aperto lungo le rive del canale in localini e pub a bere e provare un po’ di hygge.
Nyhavn è il posto ideale per sorridere e stare sereni: gli edifici attorno al canale sono di tutti i colori, dal bianco latte delle nuvole al blu pervinca al rosso geranio e via dicendo.
Impossibile non innamorarsi di questo luogo tanto che lo stesso nume tutelare danese, il famoso creatore delle favole più note nel mondo Hans Christian Andersen, visse qui, a Nyhavn.
Sankt Nicolaj, da chiesa a caserma pompieri a museo d’arte
Un’antica chiesa gotica, con il campanile appuntito che si staglia nel cielo di Copenhagen, la Chiesa di Sankt Nicolaj è stata nell’ordine: chiesa, caserma dei pompieri, museo navale, libreria e, oggi, sede di esposizioni d’arte contemporanea.
Io ho visitato un’installazione, Skibet, frutto della collaborazione di un musicista che si fa chiamare Oh Land e di un artista contemporaneo, Eske Kath.
Sono entrata nella sala macchine di una presunta nave diretta nessuno sa dove e appena ho varcato la soglia ho pensato “We all live in a …pink submarine” perché ogni parte della sala è rosa, un bel rosa confetto.
Se pensate che il rosa sia benaugurante e stia ad indicare che il viaggio di questa nave immaginaria sia all’insegna dell’ottimismo, dovrete ricredervi. Ma non voglio svelarvi troppo!
L’installazione sarà visibile fino al 7 gennaio 2018 e ogni mercoledì l’accesso è gratuito.

La zona Black Square del parco urbano Superkilen, frutto della collaborazione tra municipalità, architetti e residenti
Superkilen, un parco urbano surrealista per un quartiere a rischio
Il quartiere di Nørrebro è un coacervo multietnico di energia, fermento artistico, etnie, colori e profumi.
Ma presenta anche i problemi che la coabitazione di etnie diverse può portare: pensate solo che, dai dati, qui convivono ben 57 etnie diverse e se passeggiate lungo Nørrebrogade per arrivare al parco, come ho fatto io, ve ne accorgerete.
Nel 2012 la municipalità ha commissionato il progetto del parco urbano di Superkilen che si incunea nel territori, kilen significa proprio cuneo e che vuole essere un punto di incontro, di attività varie e di svago con atteezzature, giochi per bimbi, aree per bici e skate.
La cosa più bella del parco è che tutti gli abitanti della zona di Nørrebro hanno avuto la possibilità di partecipare e di dire cosa volevano nel parco, così qualcuno ha chiesto l’insegna con il toro tipica della Costa del Sol, qualcuno ha voluto i murales colorati, qualcuno i posteggi per le bici coloratissimi e via così dicendo.
Assistens Kirkegard, il cimitero più colorato di Copenhagen
Lungo la Nørrebrogade troverete il cimitero in cui riposano Hans Christian Andersen e il filosofo Søren Aabye Kierkegaard.
Come spesso accade all’estero, soprattutto nel Nord Europa, anche a Copenhagen il cimitero, che è all’interno della città e non fuori, è tutt’altro che un luogo lugubre: alberi in pieno foliage regalano un’atmosfera dolce e romantica, piste ciclabili lo attraversano, mamme e papà portano a spasso piccoli e il proprio Fido.
Tra pietre tombali antiche appartenute ai vari Anna, Annika e Hans, potrete facilmente trovare le tre star del cimitero di Copenhagen:
- il filosofo Søren Kierkegaard: non aspettatevi una tomba enorme, anzi la lapide dell’autore di “Diario di un seduttore” è piccina se paragonata a quella del suo avo che la sovrasta
- lo scrittore Hans Christian Andersen: questa è sicuramente più grande di quella di Kierkegaard, ma sempre molto dimessa se paragonata a certi monumenti funebri di grandi personaggi. Sul cancelletto qualcuno ha messo un piccolo peluche candido.
Io credo che tutte le sere i bambini e non di Assistens Kirkegard si riuniscano qui attorno per sentire ancora una volta una delle favole di Hans Christian (quando ho chiesto indicazioni a un vichingo in bici non mi ha detto la tomba di Andersen, ma la tomba di Hans Christian, come se fosse uno di famiglia e in quanto alla ricerca della sua tomba, lo fossi anche io) - la cantante rap Natasja Saad: scomparsa in un incidente d’auto in Giamaica nel 2004 è tutt’ora amata e ricordata come i piccoli oggetti lasciati sulla sua tomba testimoniano.
Altra nota caratteristica del cimitero di Copenhagen è che le pareti in alcune aree sono coloratissime, ricordano i palazzi di Nyhavn.
Christiania, la città nella città
Quando si dice Christiania a Copenhagen, si fa presto a pensare all’hashish, all’illegalità, alla violenza e a tutto il resto.
Christiania è un’area della città abitata da alcuni hippie che si sono costituiti in una comunità autonoma e indipendente con proprie regole e hanno iniziato a vivere in alcune caserme dismesse dall’esercito.
La convivenza con il governo danese non è stata mai semplice, ma da qualche anno la situazione non è più così tesa.
Lì trovate, è vero, un mercatino dell’hashish in Pusher Street (e non troverete foto, perché è vietato fare foto di questa zona), ma anche tantissimi graffiti e murales, alcune gallerie d’arte e botteghe.
Tutto sommato niente di così “selvaggio” e fuori legge e vale la pena farci un veloce giretto per vedere cos’è e, se siete appassionate di street art, per ammirare qualche opera interessante.

Il mercato di Torvehallerne è il posto ideale per scoprire i gusti alimentari dei Danesi a Copenhagen
Il mercato di Torvehallerne
Fateci un giretto per scoprire i famosi smørrebrød, cioè una fetta di pane di segale con diversi condimenti (salmone, roast beef, uova, paté, aringa) che sono il piatto tipico della Danimarca, ma soprattutto una gioia per gli occhi per via dei colori e delle forme.
Potrete girare liberamente per i banchi ammirando dolci, formaggi, salumi e banchi di pesce che mostrano il meglio della pesca del Nord:
salmone, aringhe trattate in ogni modo (al curry, sotto sale, marinate, al rabarbaro, etc), ostriche, ricci di mare, canocchie e aragoste enormi, almeno per i miei standard.
Spesso troverete dei piatti di formaggio e salumi offerti per tentare i visitatori: difficile resistere.
All’esterno del capannone, c’è il mercato orto-frutticolo e un banchetto che vende frutta esotica tra cui la canna da zucchero.
Loro preparano anche un succo di canna da zucchero appena spremuta (la canna da zucchero si spreme?)
Un ottimo colpo d’occhio sulle abitudini ed i gusti alimentari di Copenhagen.

Nel quartiere di Nyboder a nord est di Copenhagen le case colorate sembrano uscite da una fiaba di Andresen
Le casette fatate di Nyboder
Copenhagen è la città natale di Hans Christian Andersen e l’atmosfera fiabesca si respira un po’ ovunque, vuoi per via dei palazzi che spesso hanno torri e torrette e tetti spioventi sia per i bimbi biondi dalle gote rosse che corrono felici nei parchi o sono all’interno dei carrelli incorporati alle biciclette che sfrecciano per Copenhagen.
Ma l’aria di magia e di fiaba si respira, forse, di più nel quartiere di Nyboder in cui sono incappata per caso mentre dal Museo del Design volevo raggiungere l’Orto Botanico.
Qui nel 1600 circa, Re Cristiano IV fece edificare un quartiere di case non esattamente popolari nel senso che diamo noi al termine, anzi vivere qui era ritenuto un privilegio, dato che c’erano alcuni servizi come l’ospedale.
Da allora le casette sono state ristrutturate e hanno, in parte, cambiato aspetto ma sia lungo Sankt Pauls Gade che lungo Krusemyntegade, sua parallela, troverete casette a due piani una di seguito all’altra coloratissime con piante di rose, vasi di gerbere, biciclette, tavolini in ferro battutto per una pausa. Insomma, se di lì a poco una donnina piccina piccina uscisse e vi invitasse a una tazza di tè, credetemi, non ne restereste sorpresi tale è l’atmosfera che pervade l’area.
La pausa dolce a Le Magasin du Nord
Su Kongens Nytorv, la piazza più grande di Copenhagen, ecco Le Magasin du Nord, grande magazzino danese iper glam in cui trovare i brand più noti.
Ma non fatevi ammaliare dalla moda o dagli accessori e andate diretti a coccolarvi le papille gustative al piano -1.
Qui è il regno dei dolci: cioccolatini, bon bon, caramelle, lollipop, mou, gelatine, marsh mallow e chi più ne ha più ne metta.
Un giro al piano -1 de Le Magasin du Nord ha il potere di riscaldare il cuore e scatenarvi picchi di golosità elevati.
Volete resistere alla tentazione? Ben difficile quando questi vichinghi biondi dotati di un sorriso irresistibile si avvicinano e vi chiedono se volete provare un dolcetto al cioccolato o una scioglievole caramella mou.
E se avete fatto il pieno di zucchero, c’è un piccolo angolo di vendita tè dove potrete gustare un assaggio di tè e magari decidere per una nuova infusione profumatissima da accompagnare al cioccolato.
La bambina che studia e La sirenetta di Copenhagen
Non potete andare a Copenhagen senza aver visto la famosa Sirenetta, ispirata all’omonima fiaba del nostro Hans Christian Andersen e voluta dal figlio del fondatore della Carlsberg che era rimasto affascinato da un balletto dedicato alla fanciulla.
Non tutti sanno che la Sirenetta ne ha viste di ogni sorta durante la sua vita: decapitata più volte, divelta dal suo masso, privata di un braccio, la piccola statua, che però pesa 125kg, sembra scatenare sentimenti non sempre amorevoli.
Un’altra cosa che pochi sanno è che la Sirenetta non è la sola statua di una fanciulla che si può ammirare a Copenhagen.
Se passate per Møllegade nella zona di Nørrebro, troverete la statua in bronzo di una piccola con treccine tutta raggomitolata su se stessa e intenta a leggere.
Sembra proprio persa nello sforzo di interpretare quello che c’è sull’enorme libro davanti a lei e date le dimensioni, posso pensare che sia una piccolina alle prese con le prime parole da compitare.
L’opera si chiama Granskende Pige,ovvero “Ragazza che studia”, ed è di Anders Bundgaard, uno scultore danese.
I parchi di Copenhagen: foliage e primavera tra i colori
Nei parchi a Copenhagen si fa sport, si passeggia, si portano a passeggio i cani, si studia, si legge, si fanno volare gli acquiloni o semplicemente si gode il sole.
Ci sono davvero tanti parchi a Copenhagen:
Frederiksberg al cui interno si trova anche lo zoo
Kings Garden con l’Orto Botanico
Fælledparken che è il parco più grande di Copenhagen e ha prati, aree attrezzate per giocare, un padiglione per danzare
Ørstedsparken con diversi specchi d’acqua su cui è uno spettacolo vedere i riflessi delle foglie in autunno, quando diventano color oro e bronzo
Citadel che ospita una serie di strutture militari, ma è aperto al pubblico.
Nota gossip: lì venne rinchiuso Johan Friedrich Struensee, il medico che abbe un “affaire” con la regina Carolina Matilde e fu accusato di lesa maestà e giustiziato
Vestre Kirkegård, un altro cimitero come già Assistens Kirkegard
Per indicarne solo alcuni, ma innegabilmente il cuore di Copenhagen è verde e visitarla spendendo poco è possibile.
Stupendo
Ciao Giovanna,
grazie mille.
Stai per partire per Copenhagen? Se sì, fammi sapere com’è in estate.
Io ci sono stata in autunno ma andare in bici lì in estate deve essere bellissimo!
Grazie dei vostri consigli ho visitato tutti i posti da voi elencati sono meravigliosi…. Ritornerò a Copenaghen.
Ciao Luz,
grazie a te per il tuo feedback e per aver letto il post.
Spero che troverai tante altre info utili e, se c’è qualcosa da aggiungere o correggere, scrivimelo! Cristiana